In base al questionario sulle Competenze Imprenditoriali del Centro Sardegna, che ha raccolto le risposte di diverse imprese con sede nel nuorese, emerge un quadro interessante del tessuto imprenditoriale locale, con particolare focus su Desulo e zone limitrofe.
Il settore commerciale domina il panorama con il 52.9% delle attività che hanno partecipato al questionario, seguito dai servizi (17.6%), mentre agricoltura e manifatturiero si attestano entrambi all’8.8%. La maggior parte delle imprese è ben consolidata nel territorio, con il 78.8% attive da oltre 11 anni (39.4% tra 11-20 anni e 39.4% oltre i 20 anni).
Per quanto riguarda le sfide principali, emerge che l’accesso al credito (23.3%) e la limitata capacità gestionale (16.7%) rappresentano ostacoli significativi alla crescita. È interessante notare come l’innovazione sia considerata fondamentale (54.5%) o importante (45.5%) dalla totalità degli intervistati per mantenere la competitività.
La sostenibilità gioca un ruolo rilevante nelle decisioni aziendali, con l’87.1% che la considera molto o abbastanza influente. Le principali pratiche sostenibili adottate includono la riduzione degli sprechi (54.8%) e l’efficientamento energetico (25.8%).
Riguardo all’innovazione, il 50% delle imprese ha introdotto nuovi prodotti o servizi negli ultimi 3 anni, mentre il 28.1% non ha implementato alcuna innovazione. Le competenze più carenti risultano essere quelle legate all’innovazione e digitalizzazione (28.1%) e al marketing e vendite (21.9%).
Il passaggio generazionale è considerato importante o cruciale dal 78.8% degli intervistati, con la resistenza al cambiamento (43.8%) che emerge come principale ostacolo. La formazione sulla cultura d’impresa è ritenuta molto importante dal 66.7% dei rispondenti.
Per i giovani che vogliono avviare un’impresa, le competenze ritenute fondamentali sono la capacità di gestione finanziaria (48.5%) e l’innovazione e sostenibilità (30.3%). Il 93.7% degli intervistati ritiene utile un supporto esterno per lo sviluppo della mentalità imprenditoriale nei giovani, preferibilmente attraverso corsi di formazione pratica (41.9%) e networking tra imprenditori (25.8%).
Il consiglio principale per i giovani aspiranti imprenditori è di formarsi adeguatamente prima di iniziare (35.3%), seguito dallo studio attento del mercato (26.5%) e dalla ricerca di supporto e collaborazioni (20.6%).
L’analisi di Futuro (è) Locale
Da queste informazioni emergono diverse considerazioni significative sul tessuto imprenditoriale del Centro Sardegna. Il quadro che emerge è quello di un territorio con una solida tradizione imprenditoriale che sta affrontando le sfide della modernizzazione. La consapevolezza delle sfide e l’apertura a supporto esterno sono elementi positivi che, se ben incanalati attraverso politiche e interventi mirati, potrebbero facilitare una positiva evoluzione del tessuto imprenditoriale locale.
Un territorio di imprese consolidate ma con sfide di innovazione
Nonostante la maggior parte delle imprese sia attiva da più di 11 anni, dimostrando una buona resilienza, emerge una certa difficoltà nell’innovazione. Il fatto che il 28.1% non abbia implementato alcuna innovazione negli ultimi 3 anni, in un’epoca di rapida trasformazione digitale, segnala una potenziale vulnerabilità del tessuto imprenditoriale locale.
Consapevolezza vs Azione
È interessante notare un divario tra consapevolezza e azione: mentre tutti gli intervistati considerano l’innovazione importante o fondamentale, non tutti la mettono in pratica. Questo potrebbe indicare la presenza di barriere pratiche (come l’accesso al credito) o culturali che impediscono la trasformazione delle intenzioni in azioni concrete.
Focus sulla sostenibilità
La forte attenzione alla sostenibilità (87.1%) e alla riduzione degli sprechi (54.8%) suggerisce che le imprese locali sono allineate con le tendenze globali verso una maggiore responsabilità ambientale. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo per il futuro.
Criticità nel ricambio generazionale
Il tema del passaggio generazionale emerge come cruciale e problematico. La resistenza al cambiamento come principale ostacolo (43.8%) suggerisce la necessità di un approccio più strutturato alla transizione generazionale, che includa formazione e supporto specifico.
Gap di competenze
L’identificazione di carenze nelle competenze digitali e di marketing suggerisce la necessità di interventi formativi mirati. È significativo che la comunità imprenditoriale riconosca queste lacune e sia aperta a supporto esterno (93.7%).
Potenziale di sviluppo
Il territorio mostra un buon potenziale di sviluppo, con una base solida di imprese storiche e una chiara consapevolezza delle sfide future. La chiave sarà trasformare questa consapevolezza in azioni concrete, supportando sia le imprese esistenti nella loro modernizzazione che i giovani imprenditori nell’avvio di nuove attività.
Sulla base di questi dati, sarebbe consigliabile:
- Sviluppare programmi di formazione specifici su digitalizzazione e marketing
- Creare strutture di supporto per facilitare l’accesso al credito
- Implementare programmi di mentoring per agevolare il passaggio generazionale
- Rafforzare le reti di networking tra imprenditori
- Sviluppare incubatori d’impresa locali per supportare nuove iniziative imprenditoriali


